Dagli Stati Uniti d’America arriva nel nostro Paese la nuova moda. Chirurgia estetica dopo il tradimento e la separazione. Un recente studio francese ha sancito che oltre due terzi delle donne rivedono profondamente il proprio look dopo la separazione e il dieci percento delle stesse si sottopone ad un intervento di chirurgia estetica. L’obiettivo perseguito da queste donne è quello di migliorare la propria autostima diventando più attraenti e correggendo inestetismi che durante la vita di copia erano meno importanti. Tra gli inestetismi più corretti troviamo la liposuzione della addome adiposo o il lifting dell’ addome rilassato dopo uno o due figli. Un altro “capitolo” importante è quello della correzione dei difetti del seno. In particolare le donne richiedono la correzione del seno piccolo e seno cadente.
Questo fenomeno sociale probabilmente non è nuovo ma è stato semplicemente evidenziato con forza. La chirurgia estetica – in quanto strumento medico per migliorare il rapporto con sé stessi – è molto spesso richiesta a seguito di un cambiamento che disturba la propria stabilità psicologica.
Ovviamente la “moralità” di questa scelta è legata alla ragionevolezza della stessa. Mentre è certamente corretto cercare di mantenersi in forma per essere più gradevole agli occhi degli altri, la ricerca spasmodica ed incontrollata di fare concorrenza alle modelle poco più di adolescenti porta a dei risultati a dir poco patetici.
La chirurgia estetica è una potente arma di felicità ma se impiegata in maniera errata o eccessiva può comportare problemi d’identità e disagio profondo.